Il progetto ha previsto la realizzazione di una passerella per l’attraversamento del fiume Vedeggio ed i relativi raccordi allo scopo di assicurare il collegamento del percorso ciclopedonale in zona foce tra via Molinazzo (comune di Agno) e via alla Foce (comune di Muzzano).
Con il progetto è stata prevista la deviazione della ciclopista sulla pista d'argine tramite un adattamento della rampa esistente a ridosso del ponte della strada cantonale (sponda sinistra). Più a valle, in prossimità dell'imbocco della passerella, una rampa ricavata nella scarpata consente la discesa verso il piazzale che termina in via alla Foce. Attraversato il fiume, la ciclopista prosegue lungo l'argine in sponda destra fino alla punta estrema della foce, da qui, lungo il canale di drenaggio, si ricongiunge alla strada comunale all’interno del campeggio.
Le opere eseguite nel dettaglio comprendono:
La nuova passerella ciclo-pedonale Manufatto ad un’unica campata interamente in acciaio Cor-ten, con una luce complessiva 34.00 m, altezza 1.55 m e larghezza della sezione trasversale di 3.60 m, di cui 3.00 m dedicati al camminamento pedonale e ciclabile. I rivestimenti verticali e la pavimentazione sono in tavole di legno di larice di 12 cm di larghezza e spessore rispettivamente 25 mm e 65 mm.
Spalle, portali di accesso e scale Manufatti in costruzione massiccia in calcestruzzo su fondazioni profonde quali micropali ottenuti mediante trivellazione con rivestimento.
Ponticello alla foce e rampa disabili
Percorso ciclabile lungo gli argini Il nuovo percorso ciclabile, in terra stabilizzata di larghezza pari a 3 m ricavato lungo gli argini ed opere di ingegneria forestale volte alla rimodellazione degli argini esistenti e allo spostamento del riale a cielo aperto lato Agno.
La proposta progettuale elaborata riconosce nell'argine e nei suoi percorsi gli elementi fondanti del progetto. Essa scaturisce dalla precisa volontà di mantenere la continuità del manufatto dell'argine e di affermare la valenza paesaggistica dei percorsi che lo solcano. La struttura della passerella, elementare nella soluzione statica e nell'espressione formale, assurge a manufatto minimalista, che s'inserisce con discrezione nell'argine formulando un rapporto dialettico con il luogo a connotazione naturalistica. Maggiore enfasi è attribuita alle teste di ponte che, inserite discretamente nei profili interni dell'argine, si manifestano invece con maggiore forza lungo il profilo esterno, dove due portali si fanno largo nella folta vegetazione segnalando chiaramente la posizione dell'attraversamento.
Il progetto ha previsto la deviazione della ciclopista sulla pista d'argine tramite la rampa esistente a ridosso del ponte della strada cantonale. Più a valle, in prossimità dell'imbocco della passerella, una rampa ricavata nella scarpata e accessibile anche ai motulesi, consente la discesa in prossimità del piazzale che termina via Foce.
Attraversato il fiume, la ciclopista prosegue lungo l'argine opposto fino alla punta estrema della foce, dove si riscopre l'orizzontalità del paesaggio lacustre. Da qui, lungo il canale di drenaggio, si ricongiunge al viale.